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Nuccia Tolomeo
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Canzone Nuccia Tolomeo
Testamento
cuore

Video:LA MIA ULTIMA PREGHIERA

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Il 24 gennaio 2010 è stato concluso il processo diocesano di beatificazione di Nuccia Tolomeo.
Nata a Catanzaro il 10.4.1936 e morta il 24.1.1997,
è vissuta paralizzata su una sedia per tutta la vita.
La fede in Gesù Crocifisso ed in Maria è stata la sua forza. Si è offerta vittima d'amore per l'umanità sofferente, testimoniando nella gioia l'Amore Misericordioso di Dio. Le sue virtù teologali e umane hanno lasciato una grande risonanza.
E' stata collaboratrice a Radio Maria con Federico Quaglini. La sua casa era aperta costantemente alla accoglienza. A tutti Nuccia regalava un sorriso, un ascolto, un conforto, un consiglio ed una preghiera.

Ogni 5° sabato del mese su "radio missione francescana" dei cappuccini di Varese nel programma ‘Insieme nella notte’, dalle 22,10 in poi, Federico Quaglini e Padre Pasquale Pitari riflettono sulla spiritualità della sofferenza, partendo dai messaggi di Nuccia Tolomeo.
Per ascoltare la radio su internet cliccare sul seguente link:Ascolta in diretta

Lo stesso programma, condotto da Federico Quaglini con il supporto tecnico di Alessandro, va in onda ogni sabato notte dalle 22,10 sotto la protezione di San Pio da Pietrelcina e di Nuccia Tolomeo.

calice

PREGHIERA DI NUCCIA

O Signore, Ti amo sempre: il mio amore aumenta giorno per giorno; continuo ad offrirmi vittima d'amore per Te, a Te, al Tuo amore misericordioso, per la salvezza di tutti i peccatori e di tutta l'umanità penante. Ardo dal desiderio di strappare i fratelli e le sorelle, che si trovano nel buio. O mio Signore, una goccia del Tuo Sangue Preziosissimo falla cadere su ogni lingua, che osa bestemmiarti e oltraggiarti, e fa che da queste bocche si possano innalzare canti di lode e di ringraziamento.

Visitate spesso la home page www.nucciatolomeo.it
Troverete un messaggio
di amore e di speranza.

 

c

 

 

 

e

Nuccia, prega per noi!

a

Grazie, Nuccia,

per la tua testimonianza,

per il tuo sorriso,

per la tua parola,

per la tua sofferenza!

 

c

 

 

 

    
Canti ispirati a Nuccia
 

NUCCIA SPECCHIO DEL CIELO

Canto

Per scaricare clicca tasto destro del mouse su Canto e poi su Salva destinazione con nome

 

rosa........

  (Parole di Renata Alberti e Francesco Filippelli - Musiche di Lucio Ranieri - Canta Elena Nicotera)

Se penso a te, penso al tuo sorriso

Dolcezza cara, luce di fede,

Sei entrata dentro il mio piccolo cuore

Specchio del cielo il tuo trasparente sguardo

Libro aperto sulle beatitudini

Hai segnato il cammino del mio piccolo cuore.

 

Hai portato al mondo il tuo sorriso

La gioia di amare scintilla divina

Hai fatto dell'amore il tuo vessillo

Eletta da Cristo per la sofferente umanità

Specchio del cielo incorniciato

Del Divino Amore.

 

Serva di Cristo il tuo vero fine

Infinito amore per il Signore

Tu inchiodata al letto come Cristo alla sua croce

L'addolcivi col sorriso tuo puro

Dolcezza cara profumata di santità

Hai segnato il cammino di altri giovani cuori.

 

Hai portato al mondo il tuo sorriso

La gioia di amare scintilla divina

Hai fatto dell'amore il tuo vessillo

Eletta da Cristo per la sofferente umanità

Specchio del cielo incorniciato

Del Divino Amore.... Sei Tu.

 

rosa

 

 

Nuccia Tolomeo è nata a Catanzaro il 10.4.1936 ed è morta il 24.1.1997. E' vissuta paralizzata su una sedia per tutta la vita.
La fede in Gesù Crocifisso ed in Maria è stata la sua forza. Si è offerta vittima d'amore per l'umanità sofferente, testimoniando nella gioia l'Amore misericordioso di Dio. Le sue virtù teologali e umane hanno lasciato una grande risonanza. I suoi messaggi a Radio Maria nel programma "Il fratello" e nella rubrica "Beati gli ultimi", condotti da Federico Quaglini, sono colmi di umanità e di sapienza. Il suo
Testamento Spirituale è un vero Vangelo per l'uomo di oggi, che cerca un senso al mistero del dolore. Tantissime persone hanno iniziato una intensa corrispondenza con lei. Degna di nota è la corrispondenza con i carcerati.
La sua casa era aperta costantemente all'accoglienza. A tutti Nuccia regalava un sorriso, un ascolto, un conforto, un consiglio ed una preghiera.
"Ogni malato possa sperimentare nella sollecitudine di chi gli è accanto la potenza dell'amore di Dio e la ricchezza della sua grazia che salva" (Benedetto XVI)

 

rosa

 

 

 
 

Dall'omelia di Padre Pasquale Pitari il giorno delle esequie di Nuccia il 25 gennaio 1997 (Video)

"..E' stata una grazia avere incontrato sei anni addietro Nuccia; un incontro quasi casuale, ma da allora è iniziato un colloquio, un'intimità con Nuccia che, bontà sua, ha voluto fossi la sua guida spirituale. M’aveva telefonato cinque giorni addietro; proprio venerdì, il giorno della sua morte, desiderava che celebrassi in casa sua. Venivano degli amici dalla Sicilia e desiderava la Santa Eucaristia. Il Signore ha voluto che fosse lei a celebrare questa eucaristia, entrando nella gloria del Padre, per ricevere il premio della sua fedeltà.
“Se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo, se invece muore, produce molto frutto” (Giov.12,24). E Nuccia ha prodotto molto frutto, proprio perché ha vissuto la sua debolezza, la sua fragilità, la sua impotenza umana in intimità con Gesù sulla croce.
“E’ venuta l’ora; glorifica il Figlio tuo, affinché il Figlio glorifichi Te”! ( Giov. 17,1). L’ora di cui parla Gesù è l’ora del Calvario, l’ora della croce. Gesù associa il tema della gloria al tema della croce. Nuccia morendo, celebrando questa eucaristia (rendimento di grazie), riceve la gloria, partecipa alla gloria di Cristo Risorto.
“Dov’è abbondata la debolezza, è sovrabbondata la grazia”! (Rom. 5,20). Nuccia, la conoscevamo tutti, era la sofferenza in persona! Tutta la vita passata lì su una sedia, ma conosciamo anche quanto la grazia ha operato in lei: quante persone qui presenti hanno ricevuto da una parola di Nuccia conforto, speranza! Quanti pianti sono stati asciugati! Quante lacerazioni sono state sanate! Non solo da Catanzaro, da tutta Italia si ricorreva a lei. Ogni volta che io ero con lei, c’erano sempre quelle tre o quattro telefonate che venivano da Palermo, da Milano, da Brescia… e le lettere che riceveva, …e le conversioni che il Signore operava attraverso la testimonianza semplice di Nuccia. La signora Maria Spasari subito dopo dirà qualche cosa sull’apostolato che Nuccia ha compiuto a Radio Maria. Anche questa sera, nel programma di Federico,  a mezzanotte circa, sarà letto il suo messaggio: una preghiera, in cui si immola, si offre totalmente al Padre per i lontani, per coloro che non vanno incontro a Dio, per coloro che vivono situazioni di difficoltà. Lei si immola, si abbandona in Dio e invita tutti con la sua flebile voce a trovare nel Signore la risposta ai loro problemi.
“Ti ringrazio, o Padre, che hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli” (Mat.11,25). Come è vera questa preghiera di Gesù! Nuccia viveva questa infanzia evangelica e, proprio per questo, era stata toccata dalla grazia.
Credo che la testimonianza più bella, che lei ci dava,  era il suo sorriso, quel sorriso che era di una semplicità incredibile, inimmaginabile, incomprensibile da un punto di vista umano... Lei, che secondo i canoni della bellezza non aveva niente, era la bellezza, perché in lei si rifletteva la bellezza di Dio: nei suoi occhi, nella sua voce, nel suo cuore c’era la ricchezza di Dio, la presenza di Maria, la tenerezza della sorella.
Certo è la Chiesa che deve canonizzare i santi, ma non vi nascondo che la prima riflessione che ho fatto, appena l’ho vista morta, è stata questa: è morta una santa. Da ieri ad oggi mi sono trovato nella mia vita sacerdotale in tre situazioni dolorosissime, comprendevo la mia inefficienza, ho pregato, ho detto la mia parola semplice e nel profondo del cuore ho invocato Nuccia. “Tu che sei in questo momento accanto al Signore, ora puoi, prega, offri il tuo “sorriso”(il suo angioletto aveva questo nome) al Padre, perché usi la sua misericordia”. Questa preghiera, che ho fatto io, fatela anche voi nella vostra giornata, e nei momenti tristi ricordate il suo sorriso, la sua accoglienza, la sua delicatezza, la sua sensibilità, la sua squisitezza, anche umana. Amen”.

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