CRONACA
del secondo Convegno di studi sul Beato Paolo de Ambrosis,
Sacerdote e religioso del Terz'Ordine Regolare di San Francesco d'Assisi.
Cropani 9 agosto
Il 9 agosto 2011 alle ore 18,30 nella Collegiata "S. Maria Assunta" di Cropani (Catanzaro) si è svolto un Convegno di studi sul Beato concittadino Paolo De Ambrosis, vissuto santamente nel secolo quindicesimo, nato il 24 gennaio 1432 e morto il 24 gennaio 1489 a Scavigna, nelle vicinanze di Cropani, nell'eremo di S. Maria dello Spirito Santo. Le sue reliquie sono venerate nella Collegiata di Cropani.
Il Convegno, frequentato con interesse da tanti fedeli, è stato organizzato dalla Chiesa Parrocchiale e dalla "Pia Unione - Beato Paolo D'Ambrosio", voluta e promossa dal compianto postulatore Padre Gabriele Andreozzi.
Il Parroco, Padre Francesco Critelli Ofm capp., e il Sindaco del Comune di Cropani, Dott. Bruno Colosimo, hanno rivolto il saluto all'assemblea e ai relatori, ricordando il grande valore etico-spirituale del Beato Paolo nella storia della cittadina di Cropani. A lui, luminoso esempio di virtù cristiane, sempre i fedeli si sono rivolti e si rivolgono in ogni necessità. Il Beato, a cui il popolo spontaneamente ha tributato il culto fin dalla sua morte per la fama di santità che riscuoteva, ora è studiato anche dalla stessa Congregazione per le Cause dei santi in seguito al processo diocesano terminato il 1996. Da tutti è considerato "onore e vanto" della Comunità civile e religiosa.
Al Convegno era presente anche il Prefetto di Catanzaro, Dott. Antonio Reppucci, che ha ricordato la grande valenza civica degli uomini santi, veri poli di spiritualità per tutti i tempi.
Hanno poi preso la parola la signora Anna Maria Flecca, presidente della Pia Unione e Moderatore del Convegno, e il P. Giuseppe Neri, Postulatore Generale TOR, che hanno relazionato sullo "stato attuale del processo e le prospettive future".
In seguito la Dott.ssa Teresa Schipani ha relazionato su "Il perché una tesi di Laurea sul Beato Paolo da Cropani, presentazione del lavoro". Con convinzione ha affermato l'attualità del messaggio del Beato nella società di oggi: Egli è per i cropanesi e per i suoi devoti un "motivo di identificazione" che qualifica l'appartenenza al loro territorio. Ha lanciato anche l'idea del Beato come risorsa religiosa-culturale per un rinnovamento etico delle coscienze e della collettività.
Il Chiar.mo Prof. Fulvio Librandi, docente di Etnologia delle Culture Mediterranee nella facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università della Calabria, ha relazionato su "Riflessioni antropologiche sulla figura del Beato".
Il Prof. Ulderico Nisticò, storico, si è soffermato su "Fonti dirette e indirette sulla
figura storica e sulla memoria del Beato Paolo".
Il Padre Lino Temperini, non potendo partecipare al convegno, ha inviato il suo studio su: "I FRANCESCANI DEL TERZO ORDINE REGOLARE IN CALABRIA".
Alla fine del Convegno ha incantato tutti S. E. Rev.ma Mons. Antonio Cantisani, Arcivescovo Emerito di Catanzaro-Squillace, autore dell'Esortazione Pastorale "Convertitevi e Credete al Vangelo", del 1989, nel quinto centenario della morte del Beato Paolo. Il presule si è soffermato sul significato del fare memoria e del culto dei santi, di cui il Beato Paolo è per la chiesa tutta, ma soprattutto per il TOR e per la chiesa locale, un richiamo forte alla contemplazione e alla conversione, valori antichi e sempre moderni che aiutano l'uomo a ritrovare la sua più vera dimensione: chiamato ad essere santo in Gesù morto e risorto, seguendo l'azione dello Spirito Santo, facendo della vita una liturgia di amore per la gloria di Dio e per il servizio dei fratelli.
Il frutto più evidente del Convegno è stata una rinnovata verve nella chiesa locale per riprendere il processo di beatificazione e portarlo a conclusione.
C'è in tutti un'ottimistica attesa che, dopo più di cinque secoli dalla morte del Beato, la chiesa decreterà finalmente la legittimità del culto e le virtù eroiche di quest'uomo di Dio, che è percepito da tutti interessante per la sua modernità.
L'amministrazione comunale ha, poi, invitato i partecipanti al convegno a un'agape fraterna.
Tavolo della